Ciao, Marco!

In morte di Marco Pannella (1930 – 2016)

 

Dalai_Lama_with_Marco_Pannella

Marco Pannella ed il Dalai Lama, da https://www.wikiwand.com/it/Marco_Pannella

 

“Tu sei un rivoluzionario. Io amo invece gli obiettori, i fuori-legge del matrimonio, i capelloni sottoproletari anfetaminizzati, i cecoslovacchi della primavera, i nonviolenti, i libertari, i veri credenti, le femministe, gli omosessuali, i borghesi come me, la gente con il suo intelligente qualunquismo e la sua triste disperazione. Amo speranze antiche, come la donna e l’uomo; ideali politici vecchi quanto il secolo dei lumi, la rivoluzione borghese, i canti anarchici e il pensiero della Destra storica. Sono contro ogni bomba, ogni esercito, ogni fucile, ogni ragione di rafforzamento, anche solo contingente, dello Stato di qualsiasi tipo, contro ogni sacrificio, morte o assassinio, soprattutto se “rivoluzionario”. Credo alla parola che si ascolta e che si dice, ai racconti che ci si fa in cucina, a letto, per le strade, al lavoro, quando si vuol essere onesti ed essere davvero capiti, più che ai saggi o alle invettive, ai testi più o meno sacri ed alle ideologie. Credo sopra ad ogni altra cosa al dialogo, e non solo a quello “spirituale”: alle carezze, agli amplessi, alla conoscenza come a fatti non necessariamente d’evasione o individualistici – e tanto più “privati” mi appaiono, tanto più pubblici e politici, quali sono, m’ingegno che siano riconosciuti. (…)
Non credo al potere, e ripudio perfino la fantasia se minaccia d’occuparlo.”

~ Marco Pannella. 1973

 

Marco, lo incontrai per la prima volta nel giugno 1967, quando passò da Verona con la Marcia della Pace (Milano – Friuli) e parlò in Valverde. Un Walter Peruzzi già in via di maionese cinese impazzita, gli rispose con garbo che non tutti gli eserciti erano cattivi: quelli Popolari, no (sic).

Poi Marco, i suoi Marchi (Boato et al.) e le sue combattive donne fecero esplodere tutta la stagione liberatoria dei diritti civili e dell’anti-integralismo cattolico finalmente all’offensiva, e vincente; un fruttuosissimo innesto sul ceppo AZIONISTA, LIBERAL-SOCIALISTA (P. d’Azione, Giustizia e Libertà, il primo L’Espresso) di origine; comune anche con me e quindi questo blog: Hannah Arendt, Massimo Cacciari, Albert Camus, Nicola Chiaromonte, Vittorio Foa, Ettore Gallo, George Orwell, Simone Weil, ecc.

Il PR di Marco, Emma e la loro pattuglia, con tanti dirigenti di vario livello e la “scuola quadri” (de facto) per tutti i partiti attorno al centro, è stata QUASI L’UNICA VOCE LIBERALE coerente di questa maledetta, retrocedente e  retrograda Italia sempre socialfascista (fin dal fascismo Risorgimentale in nuce). Che ha consciuto solo il liberalismo con Cavour e poi pochi casi di una vox clamans, da Vilfredo Pareto a Bruno Leoni.

Il riferimento a maggioranze sino allora silenziose di società civile coartata dallo Stato, assieme con la solidità di un radicamento nel pensiero liberale e lib-soc, fece sì che i “4 gatti” radicali esercitassero una enorme, spropositata e positiva influenza sul panorama devastato e “POST – NUCLEARE” del politicame  cristiano-integralista (sinistra e dx DC, gli infami di CL), ignorante, populista o totalitario italico.

Speriamo che almeno questa fiammella resti accesa dopo Pannella!

 

 

Letture liberali o no di Marco P.

Adriano Sofri: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=10153445434136879&id=86556801878

 

Federico Punzi, sui funerali laici del 21 maggio:

Ha fatto bene Emma Bonino dal palco di Piazza Navona a ricordare che “Pannella nella sua vita è stato soprattutto irriso e deriso, quando non vilipeso” e che “alcuni omaggi postumi puzzano di ipocrisia”.

E Pannella in questi giorni ha dovuto subire da morto la banalizzazione e l’omologazione che aveva sempre strenuamente combattuto in vita. Lo scandalo inintegrabile è stato, da morto, integrato e normalizzato… Un sacrilegio…

@MarcoValerioLp Lo Prete
Il liberismo fiducioso di ‪#‎Pannella‬ https://t.co/kFKfVfUqjQ

@marcovaleriolp via @ilfoglio_it

Mario Sechi: Pannella l’amerikano, http://www.mariosechi.it/blog/2016/05/21/pannella-lamerikano/

 

 

Piercamillo Falasca:  https://www.facebook.com/piercamillo.falasca > https://www.facebook.com/piercamillo.falasca/posts/10153498737830966?pnref=story

A me piace ricordare tutte le cose per cui Marco ‪#‎Pannella‬ NON era amato dalla sinistra di un tempo (e da molta di quella attuale): era filo-israeliano, era filo-americano, era europeista quando la sinistra non lo era, era liberale in economia (ricordate i referendum liberisti degli Anni Novanta?), era per la separazione delle carriere della magistratura, era per la responsabilità civile dei magistrati. Pannella aveva parlato della necessità di costituire un “Partito Democratico” quando a sinistra c’era ancora il dissidio tra socialisti e comunisti. Pannella sdoganò Berlusconi quando in troppi parlavano semplicisticamente del fenomeno Berlusconi come di “fascismo” (senza sapere che, a passare anni a parlare di fascismo, poi quello arriva davvero). Pannella attaccava il consociativismo, i sindacati di lotta ma di governo, la pubblica amministrazione politicizzata. Ricordiamo soprattutto per questo, non solo per i diritti civili, perché queste sono battaglie da combattere ancora.

LA PETITE DIFFERANZA TRA I E II REPUBBLICA

C’è solo une toute petite différance: nella I Repubblica, per la maggior  parte della sua durata il massimo uomo di potere DC, Andreotti, era contempraneamente  il Presidente di Cosa Nostra (al 3° e max  livello). Fece ammazzare prima Moro e poi il gen. Della Chiesa per questo, oltre ad un impavido giornalista.

Nella II Repubblica, la mafia ormai autonoma dal Politico, riorganizzata e stragista, mette avanti un suo prestanome di Arcore. Ma questo non conta un cazzo nella mafia – è solo un efficace esecutore; inoltre, non ha più i complessi legami andreottiani globali (dalla Casa Bianca ai più spietati terroristi; tramite ambedue col kremlino): è un dilettante che nella sua imbecillità congenita, crede di flirtare con Qaddafi e Putin; che manco se lo inkulano, il nanetto. C’est la decadence.

COMPRATE E LEGGETE L’ESPRESSO DI DOMANI, VENERDI 27 agosto.

DAL SITO DE L’ESPRESSO:

di Lirio Abbate
Il pentito Spatuzza lo indica come l’uomo che mise i Graviano in contatto con Berlusconi e Dell’Utri. E i pm adesso vogliono capire il ruolo del presidente del Senato. A partire dalla sua attività di avvocato civilista per alcuni boss
Video – Spatuzza parla di Dell’Utri e Berlusconi
Leggi – Il memoriale del pentito: “La mia verità”
Dall’archivio (30 giugno)  – Chi ha paura delle sue rivelazioni?

Giustizia & impunità | di Redazione Il Fatto Quotidiano

26 agosto 2010

Commenta (146) Condividi Stampa Ingrandisci il testo Rimpicciolisci il testo

Nei verbali di Spatuzza la storia di Schifani
che fece da tramite tra Berlusconi e i Graviano

La notizia sarà pubblicata sul numero dell’Espresso in edicola domani. Le dichiarazioni dell’ex killer di Brancaccio sono al vaglio della procura di Palermo. Il senatore non risulta indagato

Ci fu un tempo in cui il senatore Renato Schifani non si occupava di politica. Faceva l’avvocato, civilista, e in questo ruolo agganciò spregiudicate conoscenze con uomini vicini a Cosa nostra. Erano i tempi in cui esibiva con orgoglio l’ormai mitico riporto in testa. Anni Ottanta, inizi dei Novanta. Epoca in cui l’allora intraprendente legale, che da lì a poco sarà eletto nel collegio siciliano di Altofonte-Corleone, avrebbe ricoperto un ruolo di prestigio, mediando i rapporti tra i fratelli stragisti Filippo e Giuseppe Graviano, e il duo Berlusconi-Dell’Utri. La notizia viene riportata sul numero dell’Espresso in edicola domani. A firmare l’articolo è Lirio Abbate, ex cronista dell’Ansa che l’11 aprile 2006 fu il primo a dare la notizia dell’arresto di Bernardo Provenzano. Si parla di “ombre inquietanti” che emergono dal passato. Di “spettri” ripescati dentro a trent’anni di storia di un uomo che ha girato i tribunali di mezza Italia difendendo i patrimoni dei boss mafiosi.

Ombre e sospetti riportati a galla dalle dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza. L’ex killer di Brancaccio, scrive l’Espresso, l’ottobre scorso davanti ai giudici di Firenze avrebbe parlato proprio di questo. Frasi messe subito a verbale e girate, per competenza, alla procura di Palermo. Documento top secret. Ma solo a metà. Una parte di queste pagine (le meno compromettenti) sono state messe agli atti del processo al senatore Marcello Dell’Utri (condannato a sette anni per concorso esterno).

Lo spunto, dunque, esiste. Saranno i magistrati a sviscerare il tema. Il procuratore Francesco Messineo ha già dato l’incarico agli aggiunti Antonio Ingroia e Ignazio De Francisci e ai sostituti Nino Di Matteo e Paolo Guido. Secondo quanto riporta l’Espresso, i magistrati hanno già messo a punto una strategia segnandosi le persone da sentire. Non c’è solo Spatuzza. Ma anche Francesco Campanella, ex segretario dei giovani dell’Udeur, già delfino di Mastella, ma soprattutto colletto bianco in nome e per conto della famiglia Mandalà. Quello stesso Campanella che grazie ai suoi appoggi nel comune di Villabate ha falsificato la carta d’identità con cui Provenzano è andato a Marsiglia per sottoporsi a esami clinici. L’elenco, però, prosegue e spunta il nome, al momento top secret, di un imprenditore condannato per riciclaggio che nominò lo stesso presidente del Senato socio in una sua impresa.

Insomma, l’ennesima gatta da pelare per Berlusconi e il suo stato maggiore. Nulla, ovviamente, è ancora stato scritto. Tantomeno Schifani risulta indagato. Ma su di lui pesa un’inchiesta (poi archiviata nel 2002) per associazione mafiosa. Indagato per tre volte, e per tre volte archiviato. Eppure le carte restano e come ha rivelato il Fatto, incastrano Schifani quantomeno a precise responsabilità politiche. A tirarlo in ballo è infatti il pentito Salvatore Lanzalaco per un appalto pilotato dalla mafia. Il sistema, come spiega Abbate, era semplice: “Lo studio di progettazione di Lanzalaco preparava gli elaborati per le gare, i politici mettevano a disposizione i finanziamenti, le imprese si accordavano, la mafia eseguiva i subappalti”.

Per Schifani, quindi, la situazione non è delle migliori. Con nuovi elementi d’accusa l’inchiesta potrebbe essere riaperta. E in questo caso gli elementi d’accusa pesano e non poco. Visto che Giuseppe Graviano è lo stesso che nel 1993 orgnizzò le stragi di Romna, Firenze e Milano e che subito dopo confidò a Spatuzza di essersi “messo il paese nelle mani” grazie alla colaborazione di Berlusconi e Dell’Utri.

La triangolazione Graviano-Schifani- Berlusconi, a quanto scrive l’Espresso, parte, poi, da molto lontanto. Dagli anni Ottanta. Periodo in cui il presidente del Senato tra i suoi assistiti aveva Giovanni Bontate, fratello di Stefano Bontate, il principe di Villagrazia ucciso a Palermo nel 1981 e che poco prima di morire era salito a Milano per investire 20 miliardi di lire. Denaro dei clan, di cui però si sono perse le tracce. E sotto la Madonnina, stando alla fonte anonima citata dal settimanale, Schifani ci veniva già a metà degli anni Ottanta per fare visita a Dell’Utri e al premier. Incontri cordiali in cui Berlusconi aveva il vezzo di chiamarlo “contabile”. Chissà perché?

fonte: Il fatto Q. – http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/26/nei-verbali-di-spatuzza-la-storia-di-schifani-che-fece-da-tramite-tra-berlusconi-e-i-graviano/53351/


Popephobia

Dedicato con amore assoluto (confuciano, giudaico-cristiano e kantiano: stessa cosa) ai miei cari 67 fratelli veronesi dell’Istituto Provolo:

alessandro vantini, dario laidi, gianni bisoli  – e gli altri.


ITALIAN SUMMARY:

SE QUESTA E’ UNA CHIESA.

Se questo è un uomo, diceva Primo. “Questo” non è un uomo: il mio fratello sordomuto dell’Ist. Provolo, sordo e\o muto dalla nascita o per incidente, nato verso il 1950  a Verona come me: lui NON E’ UN UOMO per il sign. bertone, Sancho Panza del vampiro PapaRatzi. Lo attestano, in alcuni drammatici punti chiave, le 86 pp. di doc del nyt (“the astonishing documents“) che passano già alla Storia come la SEPOLTURA DELLA CHIESA ROMANA sotto le sue deiezioni:

nonnoenzo > nyt ATTESTA Bertone:«a causa della loro menomazione» inadatti «a fornire prove e testimonianze senza aggravare i fatti» Se questa è 1 Chiesa


E questa è una Chiesa delle regioni salvifiche dell’età di Jaspers? Domanda retorica.

La Dowd (nyt)  avanguardia della rivoluzione sororista:

moltogatto@nonnoenzo erano suore pedo-berte, quindi pedo-filavano 😉

nonnoenzo@moltogatto dici pedofilia? Manovra delle femministe americane per far passare una suora papa -in realtà erano le suore che pedofilavano!

nonnoenzo

rt @MyPaesano Mistress of the Vatican: The True Story of Olimpia Maidalchini: The Secret Female Pope http://bit.ly/chRc3J


TWI-GIOCO – chiudere  il cerchio in 140 caratteri

nonnoenzo (twitter)

wordgame: pedofilia >piedofilo >scarpolino >zapatero >socialista >mangiapreti >vaticanista >culo in pista >ciulattone >PapaRazzi >pedofilia

The Daily Beast, April 3

AWKWARD
1.Vatican Defense Angers Jews

The Catholic Church is in plenty of hot water already this month over charges the Pope helped cover up acts by abusive priests, but a senior Vatican official has hardly helped matters by comparing the priests’ ordeal to persecution of Jews. Speaking at St. Peter’s Basilica in Rome with the Pope in attendance, Father Raniero Cantalamessa likened criticism of the church to “the collective violence suffered by the Jews” and said he had the support of at least one Jewish friend in making the connection. The secretary general of Germany’s Central Council of Jews, Stephan Kramer, told the Associated Press that Cantalamessa’s claim was “repulsive, obscene and most of all offensive towards all abuse victims as well as to all the victims of the Holocaust.” It’s been a Holy Week from hell for Pope Benedict—read about his six biggest crises.

Read it at The Daily Beast

April Fools day – Canta la Messa canta una trojata – parlan0 LORO, bastardi e culattoni: che per 2000 anni hanno perseguitato gli ebrei per deicidio, ed hanno ISPIRATO HITLER

Fool Padre Cantalamessa says, from the Vatican isolated fortress, that all the Cathò and laici criticizing their criminal defense of pedophiles are … anti-semitic! Fuck off. U R nazi, bloody children torturers!

L’Unità

«Contro il Papa e la Chiesa un attacco violento che ricorda l’antisemitismo»

02 aprile 2010

È in atto un «attacco violento e concentrico contro la Chiesa, il Papa e tutti i fedeli da parte del mondo intero. L’uso dello stereotipo, il passaggio dalla responsabilità e colpa personale a quella collettiva ricordano gli aspetti più vergognosi dell’antisemitismo».

Il pm di Milano: «La lista dei sacerdoti inquisiti per reati sessuali è lunga»

The Milano Tribunal representative says “I have a doubt. Many choose the priest profession in order to ..” (L’Unità, April 1sr). We never doubted that!

March 27 update

Very naughty question: from the “perfida Albione” where the retrò wing of the Anglican church…these fucking silly bastards, they want to enter into an already died Roman Church! A case of “amor mortis”.
nonnoenzo
ahah! Yes, the last 1 can @friendsofdarwin: BBC: Can a pope resign from office? http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/europe/8590308.stm
Answer: YES, possible (perfectly legal from AD 1294). NO: pretty unlikely motu proprio.

☮ ☯ ♱ ✍

Murphy’s Law is a bitch and PapaRatzi is his best client – by grace of this law, he’s heading for implementing the prophecy on the Last Pope (intimately linked with Fatima and Medjugorie).
When we read the March 25 nyt, our 1st reaction was: this is something – but NOTHING (except for the material proof of PapaRatzi’s personal implication); in Verona, at the Deaf Institute Provolo even worst happened, namely on the predators side: not just one, but AN ENTIRE INSTITUTION; dozens of priests and auxiliaries raped at least 60 boys, and at least one of them was regularly raped by the Bishop of Verona of the time, and no one ever paid anything for all that, revealed 1 year ago by L’Espresso.
The 26 night, very timely “Mi manda rai3” (a public broadcast for the people) has denounced the Verona case. Here’s a twit-chronicle of the emission.

What emerges is a strong parallel, because of Deaf victims and how the Catholic hierarchy despises such people as they were sub-humans (again, as they did in history with slaves and non Europeans), between the two paradigmatic cases: Mr Murphy, and Verona’s Istituto Provolo.
Let’s see how “il Tafano” blog (reporting Massimo Franchi, L’Unità) summarizes the 86 pages of nyt evidence:

Pedofilia di Lawrence Murphy: Bertone e Ratzinger sapevano

Dalla lettura integrale dei documenti pubblicati dal New York Times sul caso del prete pedofilo Lawrence Murphy, la gravità dei comportamenti di Monsignor Tarcisio Bertone (all’epoca segretario della Congregazione della Dottrina della Fede, presieduta da Joseph Ratzinger) assume un rilievo sempre maggiore. Colpiscono soprattutto le motivazioni con cui Bertone, in un incontro con gli arcivescovi americani venuti a Roma per spiegare la gravità dello scandalo, decide scientemente di non procedere nel processo canonico conto il Murphy, motivandolo con giudizi assai gravi sulle vittime sordo-mute, ritenute «a causa della loro menomazione» inadatte «a fornire prove e testimonianze senza aggravare i fatti».

Actually, what PapaRatzi and Bertone did to Murphy Law victims, more or less  the  Verona Diocesi Bishops and Curia did to the Istituto Provolo boys (of my age: the three at rai3  the 26 night were born in 1950). At the time, the Verona Bishop even raped one of them, Gianni Bisoli (while we have not yet such elements against PapaRatzi: he’s pro-pedophile, not pedophile himself). The parallel goes mainly with the despise and hate towards the HRs of the Deaf.
This religion is absolutely, definitely dead – when it comes to betray the hard core of the message of all the Salvation Religions, for the sexual hard core, it’s the end.

FOLLOWING THE SCANDALS

Posted by Amy Davidson
Two quick, non-comprehensive notes on resources for anybody following the (latest) Vatican abuse scandal:
Laurie Goodstein’s piece in the Times, which I wrote about today, is accompanied by a collection of pretty astonishing documents.
And Andrew Sullivan, perhaps needless to say, is on the case—see especially his post today on the Church’s category confusion regarding sin and crime.
• KEYWORDS Andrew Sullivan; Laurie Goodstein; Vatican; abuse
Previous ref.s:
BBC state-of-the-art from Ireland, US, etc. About Verona:
A number of deaf men have come forward to say they were abused as children at the Antonio Provolo Institute for the Deaf in the northern city of Verona between the 1950s and the 1980s.
The allegations were first reported in the Italian press in January 2009.
Later last year the Associated Press news agency obtained a written statement from 67 of the school’s former pupils naming 24 priests, brothers and lay religious men who they accused of sexual abuse, paedophilia and corporal punishment.
The diocese of Verona said it intended to interview the victims following a request from the Vatican to do so.
–  “Ratzinger e Bertone occultarono il caso” – the nyt revelations reception in Italy,  http://www.repubblica.it/esteri/2010/03/25/news/pedofilia_vaticano_nyt-2883760/
– everything starts, well just the current telenovela stage: March 25 nyt.
The personal role of PapaRatzi as Inquisition manager in pro-pedophilia has ALWAYS been known: we are just talking now of further details on a few cases, among many (e.g. in my towm, Verona, a bunch of priests have done MUCH WORST than the nyt case: really worst, and no one talks about). About his precedents as the MAJOR pro-pedophile in the Vatican hierarchy:
Molti ormai fanno riferimento alla «Epistola de delictis gravioribus» (Lettera sui delitti più gravi) inviata il 18 maggio 2001 a tutti i vescovi della terra con cui il cardinale Ratzinger blindava gli abusi sessuali del clero imponendo il «secretum pontificium» (segreto papale) e vincolando così al centro vaticano la competenza di tutti i reati sessuali ad opera dei religiosi di ogni parte del il mondo.
La definizione di «segreto pontificio» è stata firmata nel 1974 dall’allora Segretario di Stato, cardinale Jean Villot, dopo un’opportuna direttiva ricevuta dalla viva voce di papa Paolo VI. Il testo sottolinea che è assolutamente escluso che un argomento sottoposto a segreto pontificio possa essere portato a conoscenza di «estranei» cioè, per esempio, di polizia, carabinieri e magistrati o degli stessi genitori delle vittime dei casi di pedofilia del clero. L’articolo 3 della direttiva dice che: chi è tenuto al segreto pontificio ha sempre l’obbligo grave di rispettarlo e chi non lo fa rischia delle sanzioni vere e proprie. È proprio l’imposizione del «segreto pontificio» che il teologo tedesco Hans Kung, ha rinfacciato al papa.
Enzo Mazzi, il Manifesto – on the bloody “Pontifex secret” application to pedophily by PapaRatzi in 2001,
In PapaRatzi’s Church (a bit less ethical than a satanic sect), a pedophile is treated as an unauthorisedly married priest, i.e. much better than a socially engaged Liberation theologist, or a LA bishop (Romero) unaligned with Washngton DC  pensée unique.
From p. 81 of nyt doc, this nice letter from PapaRatzi’s shadow, Mr Bertone:
CLICK  in order to read better

Nick, the “cafone lucano” that gave self-assurance to Liberals

Here’s a letter to Michelle Obama.

IN THIS FILE: monte-chiaro_bio_090211 >>> MORE ON THE LETTER ISSUE: A SUGGESTED INTERPRETATION OF THE CHIAROMONTE-LIBERALS-OBAMA GENEALOGY.

Nick Chiaromonte played a bridge role, in the 1940s, between the new lib-soc interwar European culture, and East Coast Liberal, anti-Stalinist intellectuals. That was a cross-Ocean dissemination of New Left seeds; after the Columbus interchange of genes (F. Fernandez Armesto, various books) that shaped our Present, the Chiaromonte one of cultural genes that might re-open our Future.

to  MICHELLE OBAMA <info@barackobama.com>
date    12 February 2009 04:57
subject    Re: Your call to service (2009/1/12)

Dear Michelle,
I might have found something important, a hidden Italian contribution (in the 1940s, when so many Europeans had to escape to NY) to the birth, growth and emergence of a liberal culture, that is now fully deploying, for the first time ever, in your beloved husband as a President; that we feel as Our President in Italy as well, as everywhere in this cosmopolitan world (and this is another first time in History, I must say). I am about to post this idea, and this is an excerpt from the English Abstract of my post. It will appear on all 3 my blogs which are named below, with my signature. When my hypothesis will be a bit more robust, I might send an op-ed to the NYT on the subject, eventually.

ENGLISH ABSTRACT
the Secret Magister of the Novecento
the hidden roots in Lucania (Italy) of Obama’s way of thinking


NICOLA “NICK” CHIAROMONTE (1903 – 1972). Born in Rapolla, Lucania, Italia. He died in Rome.
A unique figure of a coherent,  self made and – hiddenly, behind the scenes – highly influential anti-totalitarian intellectual, with many curiosities in philosophy, a pioneering critique of Historicism and a great passion for theatre (where he believed Brecht was by far overvalued).
A pioneer of lib-socialism (although he early split in 1935, in Paris from the Rosselli brothers GL, Justice and Liberty group, for not paying lipservice to Italian nationalism and Risorgimento),  in the company of Arendt, Camus, Orwell and Weil. He fought in Spain with André Malraux’s aviation team: a real legend.
When in New York (Summer 1941-47), he played a  widely recognised Magister role in the liberal, anti-stalinist intelligentsia of the Partisan Review and Macdonald’s Politics, although he had to fight hard against a well alive marxism, yet. He was the best friend of Mary McCarthy (…).

A Maestro of the Novecento, he  found  his own Maestri in Andrea Caffi, Gaetano Salvemini and someone younger than him: Simone Weil. While he despised Gramsci as a cattivo maestro of generations.

The man with the energy and innovation, as  not only to stop the Reagan-Clinton decadence, but to establish a Liberal cultural and political “hegemony” (NOT in the awful, collectivist and retro Gramsci sense!), without antecedents in US history. It is impossible to understand where all this comes from, unless you dig deep, and also in the legacy of a man who literally came from the Nothing:  il “cafone lucano”. Point is: of the  two Nothings (Emanuele Severino), he was just coming from the Future (on a Time Machine). Thanks, Nick!
It is time to make Justice triumph. Time is ripe for the world, from Mumbai to LA to  know whom we have also to reward for the ongoing change.

The truth about such a despised and forgotten man, whose imagination, fed by Simone’s fertile one, created an Impossible Thought Experiment  – a libertarian socialism freed by Marxism – that we can now translate into a Real Experiment.

I follow every day the political battle in the US, and I am deeply engaged in doing the same in Italy. We can’t  believe yet all this is true, and all our destinies changed 180° in less than one year!
Thank you from the deep of my heart.
enzo fabio